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Vin Santo Del Chianti

Denominazione e zona di produzione

La denominazione Vin Santo del Chianti DOC è stata istituita nel 1997 e si riferisce a una delle espressioni più tipiche della tradizione enologica toscana. La zona di produzione è estesa e interessa i territori collinari di sei province della Toscana: Arezzo, Firenze, Pisa, Pistoia, Prato e Siena, in parte coincidenti con quelli della più ampia denominazione Chianti DOCG. Le uve devono essere raccolte e vinificate all'interno della zona delimitata, con la possibilità di utilizzare le menzioni geografiche aggiuntive legate alle sottozone storiche: Colli Aretini, Colli Fiorentini, Colli Senesi, Colline Pisane, Montalbano, Montespertoli e Rufina.

Vigneti dorati del Chianti in autunno, con vista su un casale tra le colline vicino a Radda in Chianti, cuore storico della viticoltura toscana.


Vitigni e metodo di produzione

Il Vin Santo del Chianti è prodotto principalmente con uve Trebbiano Toscano e Malvasia Bianca Lunga, che devono rappresentare almeno il 70% del totale. Per la tipologia Occhio di Pernice, a bacca rossa, è previsto l’impiego di Sangiovese per almeno il 50%, con l’eventuale aggiunta di altri vitigni locali.

Le uve vengono accuratamente selezionate e sottoposte a un appassimento naturale in locali idonei e ben ventilati, fino al raggiungimento di un grado zuccherino non inferiore al 26%. La fermentazione e l’invecchiamento avvengono in piccoli recipienti di legno, detti caratelli, con capacità non superiore a 5 ettolitri. L'affinamento minimo è di 3 anni, ma può essere esteso per le versioni più complesse. Il grado alcolico minimo all’imbottigliamento è di 15,5%.

Tipologie e sottozone

La denominazione comprende due principali tipologie:

  • Vin Santo del Chianti DOC: ottenuto da uve a bacca bianca, può riportare in etichetta una delle sette sottozone solo se le uve provengono interamente da quell’area.
  • Vin Santo del Chianti Occhio di Pernice DOC: ottenuto principalmente da uve a bacca rossa, in particolare Sangiovese, è più strutturato e intenso.

È prevista anche la menzione Riserva, che richiede un affinamento minimo di quattro anni e un impegno qualitativo superiore. La resa massima dell’uva in vino finito è limitata al 35%, a garanzia della concentrazione e della qualità del prodotto.

Caratteristiche del vino e territorio

Il Vin Santo del Chianti è un vino passito dal colore che varia dal dorato all’ambrato, fino a tonalità più ramate nel caso dell'Occhio di Pernice. Al naso offre aromi di frutta secca, miele, spezie e note ossidative, mentre al palato si distingue per l’equilibrio tra dolcezza, acidità e complessità. Può essere proposto sia in versione dolce che secca.

La zona di produzione, tipicamente collinare, presenta suoli misti di origine pliocenica, con argille, sabbie e sedimenti marini. Il clima è temperato, con escursioni termiche che favoriscono l’appassimento naturale delle uve. La lunga tradizione toscana nella produzione di Vin Santo si riflette anche nella cultura gastronomica locale, dove questo vino è spesso servito in abbinamento con cantuccini, ma anche con formaggi stagionati, foie gras o dessert a base di frutta secca.

Dove si può produrre

Cantine