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Aglianico Del Vulture

il principe dei vini lucani

L’Aglianico del Vulture è uno dei vitigni più antichi d’Italia, introdotto dai Greci nell’Italia meridionale. Il suo nome deriva dal termine “Elleanico” (di origine greca), che subì modificazioni durante il periodo aragonese fino a diventare "Aglianico". Questo vitigno ha trovato la sua culla ideale in Basilicata, sulle pendici del Monte Vulture (1326 m.s.l.m.), un antico vulcano inattivo che dona ai terreni una composizione vulcanica unica, perfetta per la viticoltura.

Caratteristiche del vitigno e condizioni climatiche

L’Aglianico del Vulture è un vitigno a bacca nera che si distingue per:

  • Grappoli piccoli con acini di colore blu-nero intenso.
  • Una predilezione per i terreni vulcanici di media e alta collina, che conferiscono mineralità e freschezza ai vini.
  • Sensibilità al grande caldo e alle gelate autunnali: il primo è mitigato dall’altitudine dei vigneti, mentre le gelate sono rare nella zona del Vulture.

Grazie alla sua diffusione in altre aree del Sud Italia, l’Aglianico ha dimostrato una straordinaria capacità di adattamento, differenziandosi in biotipi, come l’Aglianico del Vulture e l’Aglianico di Taurasi. Studi recenti sul DNA hanno confermato che si tratta di biotipi della stessa varietà, con identità genetica condivisa.

Caratteristiche organolettiche dei vini

Dal vitigno Aglianico del Vulture si ottiene un vino:

  • Colore: rosso rubino intenso, con riflessi granati che si accentuano con l’invecchiamento.
  • Profumi: note di frutti rossi maturi, spezie e sentori minerali. Con il tempo emergono aromi di tabacco, cacao e liquirizia.
  • Gusto: tannico e sapido, con un corpo strutturato. L’affinamento in legno smussa i tannini e conferisce maggiore equilibrio e persistenza.

Abbinamenti gastronomici

La struttura del vino si presta ad accompagnare selvaggina, carni speziate, brasati e formaggi stagionati, esaltandone i sapori.

Produzione e denominazioni

L’Aglianico del Vulture è riconosciuto come DOC dal 1971 e ha ottenuto la DOCG per la versione Superiore nel 2011. La sua produzione si concentra nella provincia di Potenza, con una superficie coltivata di circa 2.400 ettari. Si distingue in:

  • Aglianico del Vulture DOC: un vino versatile, adatto anche a un consumo meno impegnativo.
  • Aglianico del Vulture Superiore DOCG: deve affinare almeno 12 mesi in legno e 12 mesi in bottiglia, acquisendo complessità e longevità.

Il terroir del Vulture

Il Monte Vulture, con i suoi suoli vulcanici ricchi di minerali, offre un terroir unico, caratterizzato da altitudini che variano tra i 200 e i 600 metri. Le escursioni termiche giornaliere favoriscono una maturazione lenta delle uve, garantendo freschezza e complessità aromatica.

Dove si può produrre

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